Pasqua

E’ un dolce tipico triestino consumato prevalentemente a Pasqua; ha un significato simbolico della tradizione cristiana rifacendosi infatti alla corona di spine di Cristo. Sembra essere stato preparato per la prima volta nel 1832 in onore di Francesco I e dell’imperatrice d’Austria in visita a Trieste; alla pasticceria che lo realizzò venne assegnato il premio Principessa, cioè il Preis Prinzessin; il nome venne poi storpiato in Presnitz.

È composto da una pasta sfoglia arrotolata farcita con un ripieno ricco di noci, nocelle, mandorle, pinoli, uvetta, frutta candita e rum.

La putizza è un dolce tipico della zona del Carso che ha origini risalenti addirittura al medioevo. Secondo la tradizione triestina, però, la prima putizza è stata presentata nel 1864 agli arciduchi austroungarici Massimiliano I del Messico e Carlotta del Belgio durante una festa al castello di Miramare a Trieste

Il nome deriva dal termine slavo 'potica' (letto potìza) che è a sua volta un derivato del verbo 'arrotolare', 'avvolgere'. È infatti un dolce arrotolato della stessa ‘famiglia’ della gubana (tipica della zona di Gorizia) e del presnitz; la putizza, però, è molto più ricca di ripieno ed è molto più soffice. È molto apprezzato e quindi, pur essendo un dolce tipico delle feste pasquali, si può in realtà gustare durante tutto l’anno.

Di forma arrotondata presenta tra gli ingredienti il rum, la cannella, i chidi di garofano e la noce moscata.

La pinza è un dolce triestino tipico del periodo di Pasqua. Fatto con la pasta lievitata, alla forma arrotondata viene effettuato un taglio a croce per rappresentare la croce di Gesù.

La titola è prodotta con lo stesso impasto della pinza ma la forma è intrecciata e ricorda i chiodi della croce; l’intreccio è poi avvolto a racchiudere un uovo sodo colorato.

Nota curiosa: la pinza può essere gustata anche assieme al prosciutto di Praga. Provare per credere!

Oltre alla colomba classica (con uva sultanina e cubetti di arancia candita) proponiamo la versione con la crema alle mandorle nonché quella farcita e ricoperta di cioccolato.

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