E’ un dolce tipico triestino consumato prevalentemente a Pasqua; ha un significato simbolico della tradizione cristiana rifacendosi infatti alla corona di spine di Cristo. Sembra essere stato preparato per la prima volta nel 1832 in onore di Francesco I e dell’imperatrice d’Austria in visita a Trieste; alla pasticceria che lo realizzò venne assegnato il premio Principessa, cioè il Preis Prinzessin; il nome venne poi storpiato in Presnitz.
È composto da una pasta sfoglia arrotolata farcita con un ripieno ricco di noci, nocelle, mandorle, pinoli, uvetta, frutta candita e rum.


erivato del verbo 'arrotolare', 'avvolgere'. È infatti un dolce arrotolato della stessa ‘famiglia’ della gubana (tipica della zona di Gorizia) e del presnitz; la putizza, però, è molto più ricca di ripieno ed è molto più soffice. È molto apprezzato e quindi, pur essendo un dolce tipico delle feste pasquali, si può in realtà gustare durante tutto l’anno.
La pinza è un dolce triestino tipico del periodo di Pasqua. Fatto con la pasta lievitata, alla forma arrotondata viene effettuato un taglio a croce per rappresentare la croce di Gesù.